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Matto dell'anno 2022

Aggiornamento: 3 ott 2022

“Il nostro Paese ha bisogno di matti”: una serata di musica e parole per assegnare il premio Matto dell'anno 2022 della Fondazione Lighea.



“Abbiamo bisogno in questo Paese di matti che siano capaci di sfidare i mediocri

che ci portano al non pensiero”. Gabriele Nissim è saggista e scrittore, fondatore e presidente

di Gariwo, la foresta dei Giusti. A lui Fondazione Lighea Onlus, che dal 1984 si occupa di cura

e riabilitazione di persone affette da disagio psichico ha deciso di conferire il premio come

“Matto dell’anno 2022” con le seguenti motivazioni:

È un personaggio scomodo, tenace, caparbio, irriducibile. L’abbiamo visitato in tre

terapeuti e, senza bisogno di metterlo sul lettino, la diagnosi è stata univoca e inappellabile:

presenta una sintomatologia ossessivo compulsiva con cui persegue i suoi obiettivi.

Lo spirito visionario l’ha portato a fondare Gariwo, con la missione di diffondere in tutto

il mondo giardini in onore dei Giusti, coloro che in situazioni estreme hanno dato aiuto alle

vittime, si sono battuti per il rispetto dei diritti umani, si sono schierati a difesa della verità.

Potremmo per lui coniare una nuova definizione diagnostica e dichiararlo affetto dalla sindrome

del GRANDE GIARDINIERE, grazie alla quale ha coltivato la memoria, estirpato l’indifferenza,

innestato la verità storica, nutrito il desiderio di giustizia, fatto fiorire la speranza, sbocciare la

gratitudine.


Gabriele Nissim è il personaggio scelto da Fondazione Lighea come Matto dell’anno 2022, un premio conferito ogni anno alla genialità e all’anticonformismo, in una serata che diventa occasione di riflessione sul disagio psichico .

La cerimonia di premiazione si è svolta il 16 settembre 2022 ai Bagni Misteriosi, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti. Protagonista della serata, insieme a Gabriele Nissim e Andrée Ruth Shammah, è stata la musica con la splendida voce di Simona Carando, soprano lirico e vocalist pop rock, e il brillante trio FuturArkestra.





Gli Ospiti della serata

Gabriele Nissim, saggista e scrittore, è fondatore e presidente di Gariwo, la foresta

dei Giusti, onlus che si occupa della ricerca delle figure esemplari dei Giusti e della loro

divulgazione, soprattutto tra i giovani. Nel 2003 ha promosso a Milano la nascita del

Giardino dei Giusti di tutto il mondo, e da allora numerosi Giardini sono sorti in tutta

Europa e in Medio Oriente. Nel 2014 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dalla città di Milano,

per il suo impegno “costante per la prevenzione di nuovi crimini contro l'umanità, la

creazione di Gariwo e la campagna che ha portato alla proclamazione della Giornata

europea dei Giusti (6 marzo)”, istituita dal Parlamento Europeo nel 2012 e recepita nel 2017

dal Parlamento italiano come Giornata dei Giusti dell' umanità. Numerosi i premi e i

riconoscimenti, in Italia e nel mondo, tra cui nel 2020, la nomina a Commendatore al merito

della Repubblica d’Italia. Per Mondadori ha pubblicato Ebrei invisibili (con Gabriele

Eschenazi); L’uomo che fermò Hitler; Il tribunale del bene; Una bambina contro

Stalin; La bontà insensata e La lettera a Hitler. Nel 2018 ha pubblicato per le Edizioni

Utet Il bene possibile. Il suo ultimo libro, Auschwitz non finisce mai, è stato pubblicato a

marzo 2022 da Rizzoli.


Simona Carando è soprano lirico, vocalist rock e pop, sperimentatrice vocale e

musicale. La sua passione per la voce come veicolo di emozioni la conduce, attraverso vari

generi musicali, a una formazione continua che inizia da quella accademica e che passa

dalle esperienze più diverse.


FuturArkestra è un trio di musicisti nato dalle ceneri di un progetto teatrale,

composto da Edoardo Cassaro al Flauto, Giulio Pedrana alla Chitarra e Gabriele Artuso

al Contrabbasso. Ironia, approccio scherzoso e estro musicale sono le principali

caratteristiche del gruppo, che crea un magma sonoro sempre in movimento, che abbraccia,

in lunghe suites, diversi generi musicali, dal jazz alla musica etnica alle colonne sonore più

o meno celebri, accompagnate da una numerosa presenza di composizioni originali.

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